Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

giovedì 19 luglio 2012

Discarica di Borgo Montello, via agli scavi con lo spettro dei rifiuti radioattivi


Indovinate a chi fa capo la discarica di Borgo Montello?

(Fonte articolo, clicca qui) Falde acquifere inquinate e possibili rifiuti radioattivi interrati. E’ quest’ultima la più inquietante tra le novità sulla discarica di Borgo Montello (Latina) emerse nell’audizione presso la Commissione regionale sicurezza integrazione sociale lotta alla criminalità presieduta da Filiberto Zaratti. Presenti i vertici di Arpa Lazio, l’assessore all’ambiente del comune di Latina Fabrizio Cirilli e l’ex direttore della discarica, Achille Cester. Da Cester le dichiarazioni più pesanti, come ricorda Zaratti: «Dalle dichiarazioni rese in commissione dall’ex direttore della discarica sono emersi fatti inquietanti. Fino alla chiusura del sito “S zero” vi è stata infatti una gestione lassista e poco trasparente che potrebbe aver permesso di interrare rifiuti tossici, industriali, ma anche radioisotopi». Ne aveva già parlato per primo Corriere.it nel giugno 2010 e lo scorso marzo il blog Pontinia ecologia e territorio aveva pubblicato una foto aerea che mostrava liquami accanto ai rifiuti, paventando il rischio si trattasse di percolato. «C’è poi lo studio dell’Arpa, del dottor Marchetti (da sempre in prima linea come consulente delle procure antimafia campane) che ha evidenziato con certezza la presenza di metalli pesanti e l’inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino». Gli scavi per la ricerca dei fusti tossici nell’invaso denominato «S zero» partiranno nel mese di agosto, ma a questo punto ci si attende di trovarvi di tutto in quell’area. «Dare il via agli scavi – dice Zaratti – è il primo atto che restituisce credibilità alle istituzioni e dà speranza ai cittadini affinché si faccia luce su una vicenda al centro di molti misteri. Basti ricordare le dichiarazioni di pentiti del Casalesi che hanno riferito con dovizia di particolari il business dello smaltimento di rifiuti nella provincia pontina». «Ma durante l’audizione è emersa anche la possibilità che eventuali rifiuti tossici possano essere stati sversati in aree limitrofe al sito S zero – aggiunge Zaratti – considerando che fino al 1994 la discarica è stata uno dei pochi siti Italia autorizzati a smaltire rifiuti industriali». L’ex responsabile della discarica ha inoltre ribadito la pericolosità della situazione: «Se smaltimenti illeciti ci sono stati, i danni sono oramai incancellabili, nel senso che a distanza di così tanti anni quel che di nocivo poteva essere rilasciato nell’ambiente è stato ormai rilasciato». Cester si è detto favorevole al perseguimento della verità su quanto è accaduto a Borgo Montello da quando, nel 1984, mentre la normativa nazionale stabiliva l’obbligatorietà del corretto smaltimento dei rifiuti industriali, gli interessi criminali fiutavano l’affare dello smaltimento illecito degli stessi. Cester ha ricordato di aver lasciato la direzione della discarica in aperto conflitto con la proprietà. È inoltre opportuno ricordare che è in corso l’udienza preliminare innanzi al Gup di Latina per un procedimento penale sull’eventuale inquinamento delle falde acquifere causato dalla discarica. Per l’inquinamento delle falde, dunque, sono sotto accusa sono Vincenzo Rondoni, Bruno Landi e Nicola Colucci, i primi due rispettivamente presidente del CdA e amministratore delegato di «Ecoambiente», il terzo imprenditore che insieme ai fratelli gestisce larga parte del ciclo dei rifiuti in Italia. Sull’eventuale rinvio a giudizio il gup deciderà nell’udienza fissata al prossimo 8 ottobre 2012, mentre Lagambiente a chiesto alla Regione di costituirsi parte civile nel processo. Aggiunge il presidente Zaratti: «Non c’è solo Malagrotta a ingoiare rifiuti indifferenziati. Anche nella discarica di Borgo Montello, un’area di circa 50 ettari ai confini tra Latina e Nettuno, la spazzatura continua ad essere interrata “tal quale”, senza i necessari trattamenti previsti dalle leggi europee e italiane. Situazione analoga ad altri siti presenti nella regione». E’ un panorama inquietante quello descritto dal Commissario straordinario dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa Lazio), durante l’audizione in Regione convocata per fare il punto sul tema dei rifiuti tossici nella discarica di Borgo Montello.

Associazione Differenziati
http://differenziati.com/

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