Indovinate a chi fa capo la discarica di Borgo Montello?
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Falde acquifere inquinate e possibili rifiuti radioattivi interrati. E’
quest’ultima la più inquietante tra le novità sulla discarica di Borgo
Montello (Latina) emerse nell’audizione presso la Commissione regionale
sicurezza integrazione sociale lotta alla criminalità presieduta da
Filiberto Zaratti. Presenti i vertici di Arpa Lazio, l’assessore
all’ambiente del comune di Latina Fabrizio Cirilli e l’ex direttore
della discarica, Achille Cester. Da Cester le dichiarazioni più
pesanti, come ricorda Zaratti: «Dalle dichiarazioni rese in commissione
dall’ex direttore della discarica sono emersi fatti inquietanti. Fino
alla chiusura del sito “S zero” vi è stata infatti una gestione
lassista e poco trasparente che potrebbe aver permesso di interrare
rifiuti tossici, industriali, ma anche radioisotopi». Ne aveva già
parlato per primo Corriere.it nel giugno 2010 e lo scorso marzo il blog
Pontinia ecologia e territorio aveva pubblicato una foto aerea che
mostrava liquami accanto ai rifiuti, paventando il rischio si trattasse
di percolato. «C’è poi lo studio dell’Arpa, del dottor Marchetti (da
sempre in prima linea come consulente delle procure antimafia campane)
che ha evidenziato con certezza la presenza di metalli pesanti e
l’inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino». Gli scavi per
la ricerca dei fusti tossici nell’invaso denominato «S zero» partiranno
nel mese di agosto, ma a questo punto ci si attende di trovarvi di
tutto in quell’area. «Dare il via agli scavi – dice Zaratti – è il
primo atto che restituisce credibilità alle istituzioni e dà speranza
ai cittadini affinché si faccia luce su una vicenda al centro di molti
misteri. Basti ricordare le dichiarazioni di pentiti del Casalesi che
hanno riferito con dovizia di particolari il business dello smaltimento
di rifiuti nella provincia pontina». «Ma durante l’audizione è emersa
anche la possibilità che eventuali rifiuti tossici possano essere stati
sversati in aree limitrofe al sito S zero – aggiunge Zaratti –
considerando che fino al 1994 la discarica è stata uno dei pochi siti
Italia autorizzati a smaltire rifiuti industriali». L’ex responsabile
della discarica ha inoltre ribadito la pericolosità della situazione:
«Se smaltimenti illeciti ci sono stati, i danni sono oramai
incancellabili, nel senso che a distanza di così tanti anni quel che di
nocivo poteva essere rilasciato nell’ambiente è stato ormai
rilasciato». Cester si è detto favorevole al perseguimento della verità
su quanto è accaduto a Borgo Montello da quando, nel 1984, mentre la
normativa nazionale stabiliva l’obbligatorietà del corretto smaltimento
dei rifiuti industriali, gli interessi criminali fiutavano l’affare
dello smaltimento illecito degli stessi. Cester ha ricordato di aver
lasciato la direzione della discarica in aperto conflitto con la
proprietà. È inoltre opportuno ricordare che è in corso l’udienza
preliminare innanzi al Gup di Latina per un procedimento penale
sull’eventuale inquinamento delle falde acquifere causato dalla
discarica. Per l’inquinamento delle falde, dunque, sono sotto accusa
sono Vincenzo Rondoni, Bruno Landi e Nicola Colucci, i primi due
rispettivamente presidente del CdA e amministratore delegato di
«Ecoambiente», il terzo imprenditore che insieme ai fratelli gestisce
larga parte del ciclo dei rifiuti in Italia. Sull’eventuale rinvio a
giudizio il gup deciderà nell’udienza fissata al prossimo 8 ottobre
2012, mentre Lagambiente a chiesto alla Regione di costituirsi parte
civile nel processo. Aggiunge il presidente Zaratti: «Non c’è solo
Malagrotta a ingoiare rifiuti indifferenziati. Anche nella discarica di
Borgo Montello, un’area di circa 50 ettari ai confini tra Latina e
Nettuno, la spazzatura continua ad essere interrata “tal quale”, senza
i necessari trattamenti previsti dalle leggi europee e italiane.
Situazione analoga ad altri siti presenti nella regione». E’ un
panorama inquietante quello descritto dal Commissario straordinario
dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa Lazio), durante l’audizione
in Regione convocata per fare il punto sul tema dei rifiuti tossici
nella discarica di Borgo Montello.
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