Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 4 luglio 2012

Legalità e trasparenza?

(Fonte: Comunicato stampa) Nei giorni scorsi, come ricorderete (clicca qui), l’Associazione Differenzia-Ti e l’Associazione Officina delle idee, avevano presentato al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, al Presidente del Consiglio comunale Massimiliano Borelli, al consigliere delegato ai rifiuti Luca Andreassi ed alla Segretaria comunale Rosa Iovinella, una richiesta d’accesso agli atti e copia di alcuni documenti inerenti la gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti nella discarica intercomunale di Roncigliano. 

A quella prima richiesta ne seguirono altre (clicca qui, qui, qui qui e qui per scaricare e leggere) .


Gli accessi agli atti, in particolare, riguardano:

1) “Sentenza di secondo grado derivante da vecchi contenziosi”, con la quale il Comune di Albano è stato condannato a pagare nei confronti della Soc. Pontina Ambiente srl (del magnate dei rifiuti della Regione Lazio Avv. Manlio Cerroni) “€ 1.500.000,00 circa” (Un milione e mezzo di Euro).

2) Relativi riscontri di pagamento della somma di danaro suddetta o eventuali quote parte.

3) Relativi riscontri sul bilancio in via di approvazione.

4) Copia dell’eventuale opposizione alla sentenza di secondo grado, presso la Corte di Cassazione, da parte del Comune di Albano Laziale.

5) (eventuale) convenzione (preliminare e/o definitiva) stipulata dal Comune di Albano Laziale con la Soc. Pontina Ambiente srl dopo la sentenza di condanna di secondo grado che ha impegnato l’amministrazione comunale a pagare un milione e mezzo di Euro circa, utile a disciplinare il pagamento della somma di danaro suddetta in un’unica soluzione o in forma dilazionata (eventuali quote parte).

6) Determina dirigenziale con la quale, vista la delibera di giunta n. 90 del 26.04.2012, è stato dato formale incarico ad uno studio legale di verificare la sussistenza di condizioni utili a predisporre un ricorso presso la U.E. contro il c.d. inceneritore dei Castelli Romani.

7) Lettera di risposta ufficiale nei confronti del Comune di Albano Laziale dello studio legale incaricato dall’amministrazione comunale di verificare la sussistenza delle condizioni utili a promuovere un ricorso pressi gli organi competenti della UE contro il c.d. inceneritore dei Castelli Romani.

8) Tutte le lettere di corrispondenza, in entrata ed in uscita, (a partire dalla data di pubblicazione della sentenza di secondo grado con la quale l’amministrazione comunale è stata condannata a pagare una somma di danaro nei confronti di azienda del Gruppo Cerroni) tra il Comune di Albano Laziale e la Soc. Pontina Ambiente srl

9) Corrispondenza (in entrata ed in uscita) intercorsa tra il sindaco pro tempore di Albano Laziale Nicola Marini ed altri sindaci dei Castelli Romani (“bacino di Roncigliano”) relativa al “ricorso all’Unione Europea contro il gassificatore/inceneritore dei Castelli Romani”.

Ad oggi ancora non abbiamo ricevuto risposta da parte dell’Amministrazione comunale. In onore del motto dell’Amministrazione comunale: “legalità e trasparenza”, auspichiamo che il delegato ai rifiuti Andreassi ed il Sindaco Marini agevolino, quanto prima, l’estrazione delle copie dei documenti richiesti e con essi la condivisione di informazioni utili e necessarie a proseguire la vertenza contro inceneritore e VII invaso.

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