Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 11 luglio 2012

SPENDING REVIEW? COME SI RUBANO SOLDI AI LAVORATORI E AI CITTADINI IN NOME DEL DEBITO

pubblicata da No Debito Castelli-Litoranea il giorno lunedì 9 luglio 2012 alle ore 16.48 ·
Come se non fossero stati sufficienti dieci anni di berlusconismo, da quando il professor Mario Monti si è installato a Palazzo Chigi per i lavoratori e i cittadini italiani non ci sono stati altro che tagli allo stato sociale e attacchi a tutti i diritti acquisiti.
Ricordiamo brevemente le “eroiche imprese” del governo dei cosiddetti tecnici:

- l’innalzamento dell’età pensionabile;
- l’abolizione effettiva dell’articolo 18;
- l’introduzione nella Costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio che impedirà ogni misura di rilancio dell’economia come ben sanno i lavoratori e anche le piccole imprese;
- la reintroduzione della tassa sulla prima casa, escludendo però fondazioni e banche;
- la riconferma dell’acquisto di mezzi e armi, atte al proseguimento e al potenziamento delle cosiddette “missioni di pace”.

Ora è il turno della spending review che tradotto in italiano corrente significherà altri tagli a sanità e scuola.

Le Regioni, ad esempio, vedranno ridotte le proprie risorse di 700 milioni di euro per il 2012 e di un miliardo a partire dall'anno prossimo.

A questi tagli si aggiungeranno quelli sul Servizio Sanitario Nazionale già previsti in un’altra parte del decreto sulla spending review. Ben 216 ospedali con meno di 120 posti letto verranno chiusi.

I tagli per i Comuni saranno di 500 milioni subito e di due miliardi per il 2013.

A Genzano, per fare un esempio vicino a noi, già adesso il comune fa fatica ad assicurare, in modo parziale peraltro, servizi come gli asili nido.

Che succederà l’anno prossimo?

Ci saranno i fondi per far partire la raccolta differenziata porta a porta che da anni era tra le esigenze più votate dai cittadini genzanesi in tutti i bilanci partecipati?

E a cosa serviranno queste risorse economiche che i grandi professori della Bocconi intendono toglierci?

Si tratta di 2 miliardi e 700 milioni di euro che andranno a finanziare per un miliardo le missioni in cui sono impegnate le forze armate italiane (Afghanistan soprattutto) per combattere e far morire inutilmente altri soldati, 400 milioni per il 5 per mille alle onlus (che sono in realtà soldi versati volontariamente dai cittadini), mentre 200 milioni andranno al capitolo finanziamento delle scuole private, dieci milioni alle università private (Bocconi, Luiss etc.) e solo 90 per il diritto allo studio.

Peraltro, non sono ancora noti i fondi stanziati per i terremotati dell'Emilia-Romagna. Quelli possono aspettare, forse non appartengono alla casta degli "indifferibili".

Il governo Monti sostenuto dal PDL, dal PD e dal Terzo Polo sta di fatto uccidendo l’economia del nostro paese in nome del pagamento di un debito che è ormai per circa la metà in mano in mano a gruppi stranieri e non più come accadeva fino alla metà degli anni ’90 una forma di investimento per le famiglie italiane.

Il Comitato “No Debito” si è costituito anche ai Castelli proprio per dar modo ai cittadini di lottare contro queste politiche che ci impoveriscono e servono esclusivamente gli interessi di grandi gruppi economici e finanziari.

Se sei interessato alle nostre attività contattaci a: nodebitocastelli@gmail.com


No Debito Castelli-Litoranea 

Nessun commento:

Posta un commento