Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 25 settembre 2012

Corrado Clini: “I termovalorizzatori inquinano meno del traffico”

ATTENZIONE, AVVISI PER TUTTA LA CITTADINANZA:

29-30 settembre, DISCAMPING AL VILLAGGIO ARDEATINO, via Ardeatina km 24,500

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“I termovalorizzatori sono uno dei mezzi usati normalmente in Europa e in Italia per recuperare energia dai rifiuti e che sono regolati da leggi severissime, quindi l’inquinamento che deriva dai termovalorizzatori e’ molto piu’ modesto da quello che deriva dal traffico autoveicolare, perche’ ci sono norme severe che hanno stabilita’ dei limiti che tengono conto della salute dei cittadini”.  Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.  “I termovalorizzatori sono uno strumento per la gestione dei rifiuti che a valle, secondo le leggi nazionali e le direttive europee, e’ il riciclo, cioe’ la differenziata e la parte che resta puo’ andare in un termovalorizzatore.  Questo e’ il circuito virtuoso, soprattutto al Nord”, ha detto ancora.

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“Il vero problema in Sicilia e’ che la discarica continua ad essere il sistema di smaltimento principale, cosa che va contro le direttive sia nazionali che europee”. Cosi il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, parlando con i giornalisti a Palermo.  Per Clini, e’ ridicolo che in una situazione del genere che crea pericoli per la salute, ci si ponga il problema se i termovalorizzatori sono piu’ o meno pericolosi. Il pericolo vero e’ quello dato dalla presenza di discariche, dove purtroppo i rifiuti vengono conferiti non trattati”. I termovalorizzatori, ha aggiunto il ministro dell’Ambiente, “sono mezzi che vengono usati in Europa e in Italia per recuperare energia dai rifiuti e che sono regolamentati da leggi severissime. L’inquinamento che deriva dai termovalorizzatori - ha concluso Clini - e’ di gran lunga inferiore rispetto a quello, per esempio, del traffico auto veicolare”.

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