Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 23 settembre 2012

Guerrilla Gardening Italia

L’ORTO DIFFUSO 

di Mariella Bussolati

Alcuni gruppi di Guerrilla Gardening Italia citati in questo bellissimo libro.  Tutto su gli orti in città, Italia e il resto d’Europa.  

Complimenti a MARIELLA BUSSOLATI
La notizia è recente, ma è un dato di fatto e non torneremo più indietro: la popolazione mondiale che vive in città ha ormai superato quella che vive in campagna, e il 15 per cento del cibo del pianeta viene coltivato nelle aree urbane.  L’agricoltura urbana prende spazi inusuali:  dai balconi ai cortili e ai tetti delle case, ai community garden realizzati in terre abbandonate, parchi, vecchie pensiline ferroviarie.  È un fenomeno che sta dilagando dappertutto:  dalla Città dei morti in Egitto ai quartieri centrali di Parigi, alle aree della periferie di Milano.  Ha radici antiche:  da quando l’uomo ha iniziato ad aggregarsi nei centri urbani ha sempre cercato spazi dove coltivare ciò che potesse soddisfare il suo fabbisogno.  E nei periodi di guerra e di crisi economica questo fenomeno è stato particolarmente intenso, basta ricordare gli orti vittoriani a Londra o gli orti delle fabbriche, per esempio quelli milanesi di Breda e Falk.  Complice la recente crisi economica, ma forse anche una diversa sensibilità per la natura, negli ultimi anni un numero sempre maggiore di persone si è dedicato alla coltivazione dell’orto in città.   Mariella Bussolati, laureata in Scienze Agrarie, dopo aver lavorato per vent’anni nella redazione di Focus, occupandosi di ambiente, scienza e tecnologia, nel 2009 ha dato vita a Orto diffuso (http://ortodiffuso.noblogs.org/),  un progetto di mappatura degli orti sui balconi e dei community garden. 

In questo libro-manifesto la Bussolati, dopo aver descritto storicamente le origini di questo fenomeno, ci guida alla scoperta di una comunità che sta ridisegnando le nostre città.  Facendo scoprire un nuovo modo di coltivare gli ortaggi, e di gestire gli spazi comuni.   Un libro agile e utilissimo, corredato da fotografie e da un capitolo “pratico” su come avviare il nostro orto.

Un terrazzo, ma anche un balcone o persino il davanzale di una finestra hanno superfici che si possono sorprendentemente ampliare, e che portano a scoprire una fruizione dello spazio diversa da quella, claustrofobica, a cui siamo sottoposti. 

L’orto diffuso inoltre altera le abitudini che ci rendono spesso schiavi di un modo di fare che non corrisponde alla nostra natura, permettendoci invece di sincronizzarci su una scanasione del tempo più simile a quella degli altri esseri viventi e più adatta alla nostra biologia.

MARIELLA BUSSOLATI
Laureata in Scienze agrarie presso l’Università di Milano, specializzata presso l’Università di Pisa in Scienza e tecnica delle piante medicinali.

Ha lavorato per vent’anni nella redazione di Focus, dove si è occupata di ambiente, scienza e tecnologia.

Nel 2009 ha dato vita al blog Orto diffuso, un progetto di mappatura degli orti sui balconi e dei community garden di Milano, e ora dedicato alla mappatura del community garden in tutta Europa.

Nel 2010 ha dato vita a “Libere rape metropolitane”, la rete degli orti condivisi e delle esperienze di verde partecipato a Milano.  Per saperne di più visitate:




 Il libro Ortodiffuso, dai balconi ai community garden, come cambiare la città coltivandola, 
orme Books, è uscito nelle librerie.

grazie alla licenza Creative commons, gentilmente 
http://ortodiffuso.noblogs.org/files/2012/06/orto_cover-italiano-claudia2.jpg ortodiffuso.noblogs.org 

1 commento:

  1. Daniela ..
    meijo de accussì senza tastiera non son riuscita.
    Quello che forse può urtare la vista sono i link diretti (come li fa scrivere Google)
    ma basta cliccarci sopra per trovarsi il quel/quei Siti .. per approfondire ..

    cià francia :)

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