Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 23 settembre 2012

Rifiuti Italia, sono 1.123 i “comuni ricicloni”

ATTENZIONE, AVVISI PER TUTTA LA CITTADINANZA:
 
29-30 settembre, DISCAMPING AL VILLAGGIO ARDEATINO, via Ardeatina km 24,500
 
MASSIMA PARTECIPAZIONE POPOLARE !
(Fonte articolo, clicca qui

Già 1.123 i Comuni italiani premiati da Legambiente per aver superato la quota del 65% di raccolta differenziata.  Con questo dato prende il via ‘Puliamo il Mondo’, la ventennale campagna di volontariato di Legambiente, che, nei giorni del 28, 29 e 30 settembre, si prefigge l’obiettivo di diffondere e ribadire l’importanza della corretta gestione del ciclo dei rifiuti, mettendo in luce buone pratiche e risultati positivi ottenuti dalla raccolta differenziata.  La questione rifiuti, secondo Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, “è senza dubbio uno dei temi ambientali più scottanti nel nostro Paese”.  L’emergenza in questo settore “non è tuttavia una condanna definitiva per l’Italia e se ne può uscire, imboccando la strada della gestione partecipata, efficiente e sostenibile.  Questo obiettivo si può raggiungere puntando sulla prevenzione e sulla riduzione degli sprechi, incentivando di contro il riciclaggio e gli acquisti verdi, promuovendo la qualità delle raccolte differenziate e le buone pratiche già diffuse in centri grandi e piccoli del nostro Paese”.  Secondo Muroni, “è necessario inoltre concretizzare iniziative strutturali di carattere nazionale, che coinvolgano in primis il mondo della produzione e quello della distribuzione, come richiesto anche dalla nuova direttiva europea sui rifiuti, che prevede per ogni Stato membro entro il 12 dicembre 2013, la redazione del Programma nazionale di prevenzione.  A tal riguardo, l’Italia ha ridotto di un anno la scadenza, ci chiediamo pertanto -, conclude Muroni -, a due mesi e mezzo dal termine previsto, a che punto siano i lavori del ministero dell’Ambiente”.  Secondo dati Istat, nel 2011, la quantità totale di rifuti prodotti in Italia è stata inferiore del 2,9% rispetto all’anno precedente, mentre la quota della raccolta differenziata ha al contrario registrato un incremento del 1,8%.  Ciò nonostante, bisogna puntare a risultati ancora migliori per uniformare le performances di raccolta differenziata che si registrano nelle varie zone del Paese.  Attualmente di fatto, ci sono notevoli disparità tra i comuni capoluogo del Nord (44,9%), del Centro (30,7%) e del Sud Italia, (19,5%).  Occorre dunque lavorare perché in tutte le regioni, ci si incammini lungo la via della riduzione della quantità di rifiuti prodotti, della sicurezza nello smaltimento nonché dell’efficacia del servizio.  In questo senso, non mancano esempi positivi, come i 1.123 ‘Comuni ricicloni’ premiati da Legambiente che hanno già superato la quota del 65% di raccolta differenziata prevista dalla Legge e di grandi città come Milano e Salerno che hanno scommesso con successo sulla raccolta differenziata domiciliare secco/umido.  Inoltre, per dar vita a cicli di gestione dei rifiuti veramente virtuosi, è altrettanto importante adoperarsi per la qualità della raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio. In questo senso, la campagna di Legambiente Puliamo il Mondo, con la sensibilizzazione ed il coinvolgimento diretto della popolazione, intende contribuire ad una positiva gestione dei rifiuti, che partendo da piccoli gesti quotidiani può rendere le nostre città luoghi più sostenibili, i nostri monumenti più curati ed al contempo dare maggior impulso ad un settore della green economy, quello del riciclo eco- efficiente.

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