Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 1 settembre 2012

Rifiuti Roma, a Monti dell’Ortaccio è la Colari di Cerroni a verificare le faglie

(Fonte articolo, clicca qui

Chi sta svolgendo le verifiche a Monti dell’Ortaccio per capire se le condizioni del terreno sono le stesse del 2009, quando Cerroni inviò il progetto per la nuova discarica? 

Le sta svolgendo la società di Cerroni. 

Lo conferma il prefetto Sottile:  «Bisogna fare degli accertamenti alla data di oggi sulle faglie.  Spettano alla Colari, penso li stiano facendo».
Il sindaco Alemanno ha negato che per ora vi sia un accordo Cerroni-Ama per la gestione della nuova discarica provvisoria. 
Conferma Sottile:  «Per ora non ci sono passi avanti. Ho invitato il sindaco ad andare in questo senso, perché mi sembra positivo ci sia la mano pubblica.  Io giudico in modo estremamente positivo che l’Ama entri in questo gioco».  Il nuovo appuntamento decisivo è la conferenza dei servizi che dovrà esaminare il progetto presentato da Cerroni. 
Quando si riunirà?  Prima ci sarà la pubblicazione del progetto, poi dovranno trascorrere quindici giorni.  Se ne parlerà a metà settembre. 

In teoria, gli enti locali in conferenza dei servizi potrebbero bocciare il progetto.  Sottile:
«Se in Conferenza dei servizi il sito viene bocciato si ferma tutto. 

Ma chi dice no deve motivare tecnicamente e indicare una soluzione». Intanto continuano le prese di posizioni contro Monti dell’Ortaccio:
Sel ricorda che il Ministero della Difesa aveva detto no a una discarica a Valle Galeria, a causa dell’impatto ambientale-sanitario;  anche Mina Giannandrea, di Federstrade-Confesercenti, ha chiesto a Sottile di rivalutare la sua scelta.

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