Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 16 novembre 2012

#14N..Rise Up! [Diretta]


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 Martedì 13 Novembre 2012

Ultima ora (importante):  
i compagn* di Roma ci informano che sono stati confermati tra gli 11 e i 13 arresti per gli scontri di oggi pomeriggio sul lungoTevere, alcuni con l'accusa di "devastazione e saccheggio" !  

Domani ci sarà il processo per direttissima, il Pm è Pescaroli.  

La sproporzione dell'accusa e del reato contestato pare rispondano al tentativo maldestro di coprire l'immenso numero di testimonianze e immagini che provano la brutalità della violenza poliziesca oggi dispiegata nella capitale.  Alcuni degli arrestati sarebbero anche stati portati in ospedale per le botte ricevute (...dove?).
Domani appuntamento alle h 10 in Sapienza per fare il punto della situazione e decidere eventuali risposte!!

16.45:  si sono ormai conclusi tutti i cortei che hanno riempito le piazze di tutta Italia questa mattina: colpiti ovunque i responsabili della crisi, dai palazzi governativi alle sedi delle banche, in una giornata molto partecipata e caratterizzata da grande determinazione. 
Da Torino a Palermo, respinte e rifiutate le ricette dell'austerity! 
16.20:  Roma:  oltre alle violente cariche susseguitesi in mattinata, alcuni passanti hanno riferito che mentre i cortei terminavano un ragazzino è stato accerchiato da quattro agenti, buttato a terra e malmenato a lungo per poi essere trascinato via.  Nel frattempo, poco fa si è concluso anche l'ultimo dei quattro cortei che hanno riempito la capitale quest'oggi. 
15.16:  In seguito a una lunga carica la polizia ha disperso una parte del corteo.  Gli attivisti fermati, pestati ed intimiditi, dopo l'accerchiamento della polizia si trovano tutti a P.Portese, lontano da dove gli scontri sono avvenuti. Ai fermati, in gran parte minorenni, è stato sequestrato il materiale audio/video di cui sono stati trovati in possesso. 
Gli anziani feriti durante le cariche erano passanti che avevano provato a fermare la brutalità della celere contro i manifestanti. 
15.05:  Il centinaio di fermati A Roma viene perquisito e fotografato in piazza dalla polizia con i documenti in mano.  Non è chiaro se i fermi verranno tramutati in arresti.  Continuano le operazioni di arresto indiscriminato sul lungotevere.
15.00:  tutte le vie di deflusso alla manifestazione sono state chiuse dalla Polizia nella capitale:  una vera e propira tonnara.  Moltissimi fermi tra giovanissimi e studenti medi:  il numero si aggira intorno ai 40 ma sembra destinato a salire. 
14.55:  Il corteo a Roma è stato spezzato dopo la prima carica effettuata con mezzi blindati.  Più fonti confermano la notizia di un centinaio di persone bloccate a P.Portese dalla polizia che minaccia arresti di massa.   Tra i feriti anche alcune persone anziane di passagio nella zona. 
14.45:  Sarebbero tre i fermati a Roma dopo le violente cariche con cui la polizia ha attaccato.  Caccia all'uomo nelle strade laterali.  Chiuse le vie di fuga.  I manifestanti resistono e si ricompattano nonostante i lacrimogeni lanciati.  Il corteo per ora è fermo ma vuole proseguire. 
14.31:  Violenti scontri in corso tra manifestanti e polizia sul lungotevere a Roma.  Si registrano feriti ed un numero per ora imprecisato di fermati dopo una carica improvvisa della polizia. 
13.32:  A Brescia sono iniziati i lavori di pulizia ed allacciamento della corrente nel nuovo spazio appena occupato.  La celere si è dileguata. 
13.13Torino.  Dopo l'esproprio di scrivanie e sedie dall'interno della sede della Provinci, una nuova occupazione da parte degli studenti e della studentesse della Verdi15, recentemente sgomberata.  Uno stabile, ex commissariato di vigili ormai abbandonato e lasciato a se stesso da anni, è stato quindi occupato dando vita alla Verdi15 3.0.  Una struttura che saprà dare sicuramente una diversa proposta abitativa agli studenti e alle studentesse che dopo lo sgombero della residenza universitaria si sono trovati per strada.
13.10:  A Roma i manifestanti si trovano sotto il Campidoglio e si stanno muovendo verso il lungotevere.  La polizia sta provando a deviare il corteo verso il Ministero dell'istruzione
13.05:  A Torino migliaia di persone proseguono determinate a muoversi in città.  A Milano il corteo che provava ad entrare nella stazione di Porta Genova è stato respinto con cariche scomposte dalle forze dell'ordine:  ora staziona nel piazzale antistante.  A Napoli occupati i binari della stazione Garibaldi. 
12.50:  Torino.  Le forze dell'ordine fermano in grande stile i e le manifestanti nei pressi del Palazzo della Provincia.  Evidentemente infastiditi dall'irruzione dentro la sede, la polizia ha incominciato a prendere interi gruppi di persone e a posizionarle contro un muro. Intanto la bandiera dell'Unione Europea che sventolava fuori dal palazzo fino ad oggi, è stata tolta e data alle fiamme.  A Roma più di 50000 ersone su via dei Fori Imperiali si stanno dirigendo verso piazza Venezia dove ad attenderli c'è un ingente schieramento di persone.  A Milano gli studenti stanno provando ad occupare la stazione di porta Genova:  carabinieri allontanati.
12.31Torino.  L'irruzione degli studenti e delle studentesse alla sede della Provincia.  Entrati all'interno del palazzo, gli studenti stanno salendo nei diversi piani:  anche qui sventola una bandiera NoTav mentre brucia quella della Provincia! 
12.30:  Scontri a Brescia, Torino, Modena, Milano e Padova.  A Roma una marea umana (circa 40000 persone) è ora ai Fori Imperiali.  A Bergamo occupato il palco della CGIL dal corteo e polizia in ritirata.  Decine e decine le città italiane in agitazione con cortei di studenti, lavoratori e precari uniti nella lotta.  Sarebbero almeno 300000 le persone che oggi, solo in Italia, hanno deciso di opporsi all'agressione delle istituzioni europee ai diritti sociali. È unanime il grido che si alza dalle piazze d'Italia e d'Europa:  la pace sociale è finita, l'austerity ha fallito! 
12.17:  Scontri a Milano in via Magenta.  A Napoli petardi e fumogeni contro la regione.  Cosenza:  la CGIL si è chiusa in un auditorium, mentre gli studenti medi ed universitari hanno invaso la città:  banche prese di mira con uove ed ortaggi.  A Pisa il corteo punta in alto... ed occupa la torre!! 
12.07:  A Roma 20000 studenti medi:  la testa sta raggiungendo in questo momento il colosseo e sta per ricongiungersi con il corteo partito da Aldo Moro.  Torino:  Il corteo aumentato nei numeri, raggiungendo circa 20mila persone, a discapito delle poche migliaia che la cgil ha portato in piazza, ha fatto nuovamente tappa al Provveditorato degli studi, colpito da un fitto lancio di uova e di vernice.  Palermo:  raggirando le forze dell'ordine, migliaia di manifestanti hanno occupato i binari della stazione. 
12.00Torino.  Il corteo, dopo cariche e lacrimogeni, si sta ricompattando nelle vie centrali.  L'occupazione del cantiere del grattacielo San Paolo ha portato al blocco dei lavori per circa mezzora, portando quindi lo sciopero anche in quel luogo, simbolo del potere in città, di "chi comanda Torino".  La bandiera NoTav sventola sul grattacielo della San Paolo, mentre il dispiegamento ingente della polizia ha provveduto immediatamente, nel suo consueto modus operandi a prendere il ragazzo che ha issato la bandiera, attualmente ancora in stato di fermo. 
11:49:  A Bologna la testa del corteo degli studenti entra nella sede della cils e occupa al grido di sciopero generale! 
A Brescia occupato l'ex hotel Sirio in via Capriolo al grido di
«Nessuna persona senza casa, nessuna casa senza persone!»
11:45:  A Modena ripartito il corteo:  città completamente bloccata.  Al passaggio dello spezzone autonomo la CISL, sindacato giallo, abbassa le saracinesche.   Anche a Bologna la sede della CISL è stata bersagliata da un lancio di uova al passaggio del corteo. A Brescia il corteo si sta muovendo a gatto selvaggio per il centro storico e sta entrando ora in piazza della Loggia:  celere schierata sotto il municipio.  A Pisa tappa sotto il rettorato «Il rettore si raddoppia l'indennità mentre i fondi all'università vengono tagliati: ridateci i soldi!!»
Su Twitter anche #14Nit è entrato in trending topic.
11.35:  A Modena sono in corso scontri davanti al provveditorato. 
A Pisa bloccato il ponte di mezzo: almeno 5000 le persone in corteo selvaggio.  Palermo:   2 cortei grossi in città. In 5mila hanno fatto tappa al palazzo della presidenza della regione per ribadire la sfiducia al neo presidente della regione Crocetta. Ora il corteo è diretto verso la stazione centrale.
11.30:  Confermato il fermo a Torino:  è il ragazzo che ha messo la bandiera No tav sul grattacielo in costruzione della S.Paolo.  A Bergamo il corteo ha occupato il palco della CGIL.  A Bologna sanzionata sede del ministero del lavoro con uova e vernice: 
«Altro che choosy! Siamo incazzati neri» 
11.20:  A Brescia proseguono i blocchi sugli snodi principali del traffico cittadino.  A Begamo via XX settembre è stata espugnata:  la polizia si ritira!  Il corteo si sta dirigendo verso la piazza della CGIL.  A Torino dal grattacielo san paolo in costruzione sventola bandiera notav:  sembra che una persona sia in stato di fermo.
11.15:  A Pisa gli studenti medi lanciano soldi finti al grido di «Rubatevi anche questi!!»:  assediato il comune ed i carabinieri si schierano. 
A Bergamo Il corteo entra ora in via XX settembre violando l'ordinanza che da troppo tempo vieta passaggio cortei nella via. 
A Palermo sono più di 2000 persone quelle che si stanno muovendo verso il centro della città. 
A Napoli sono più di 5000 le persone in piazza in continuo aumento.
11.05:  A Bologna sono diventati 15000 gli studenti in piazza:  la celere prova a fermarli ma viene aggirata.  Prosegue il corteo sui viali.
A Brescia il corteo riparte compatto dalla stazione e diventa selvaggio: si registrano alcuni feriti a causa delle cariche molto violente. 
A Torino lancio di lacrimogeni contro il corteo nel tentativo di disperdere il corteo che resiste e si ricompatta. 
A Roma sono quattro i cortei in movimento mentre a Milano sono tre. 
Su Twitter #14N è in trending topic.
11.00:  A Torino il corteo sta entrando dentro il cantiere del grattacielo della San Paolo a Torino.
10.55:  A Bologna il corteo occupa i viali bloccando completamente la città.  A Livorno occupato il comune.  A Torino uno spezzone di 400 persone si sta muovendo verso il palazzo della provincia:  enorme dispiegamento di polizia.  Cariche a corso Inghilterra.  
Il corteo resiste.


10.47Bergamo:  i cortei si riuniscono lungo via verdi.  Il percorso è totalmente fuori controllo e la DIGOS viene cacciata.  Nessuna notiza invece del corteo della CGIL.  Brescia.  Minacce della polizia al corteo che riesce però ad aggirarli:  stazione dei treni occupata nonostante le cariche ed un ferito.  A Roma il concentramento degli studenti medi da Piramide:  le cifre parlano di 15000 persone in piazza che si stanno muovendo verso il Colosseo.  Lo striscione di apertura recita «Contro la scuola della crisi costruiamo la scuola delle lotte!!» 
10.42:  a Torino lancio d'uova contro l'agenzia delle entrate.  A Pisa diversi concentramenti previsti in città: cinque o sei indetti dagli studenti e studentesse universitarie.  Uno partiva nella mensa centrale di Pisa che non è stata aperta al pubblico quest'oggi.  Altro punto di partenza è stato quello partito dal presidio delle lavoratrici della Sodexo da alcune settimane in mobilitazione.  I vari concentramenti dovrebbero convergere in piazza Guerrazzi per poi partire insieme.  La piazza che ancora si sta riempendo, non è ancora partita.  A Palermo il corteo partito da poco si sta dirigendo verso il palazzo della regione Sicilia.  Circa 3mila i partecipanti.  Operai Gesip in piazza insieme agli spezzoni sociali, usb e cobas. 
Il numero dei partecipanti mentre il corteo percorre le strade palermitane sembra crescere. 
10.40:  A Modena all'interno dello spezzone antagonista interventi dei comitati nati nelle zone terremotate:  il corteo autonomo sanziona la prefettura con il lancio di uova.  A Brescia una nuova violenta carica della polizia contro il corteo che resiste:  numerosi feriti.
10.35:  Partito da poco il corteo a Torino che aveva come punto di partenza piazza arbarello, mentre molte persone continuano a recarsi alla manifestazione.  In 10mila stanno percorrendo le strade del centro.  Occupazione simbolica del dipartimento provinciale dell'economia e della finanza, palazzi emblema di chi comanda Torino.  La giornata è appena iniziata, carica di determinazione.  In questo momento il corteo si trova a Porta Susa.
10.30Bergamo:  il corteo ufficiale degli studenti è blindato dalla polizia per aver abbandonato il percorso autorizzato.  Il corteo precario lo sta raggiungendo per dar man forte.  Anche a Brescia fronteggiamento tra studenti e polizia davanti alla stazione FS:  cariche.  Le cronache parlano di celerini scatenati.  A Bologna sono diventati 10000 gli studenti in piazza diretti versi i viali per bloccare la città.  A Roma i cortei non autorizzati stanno vedendo una partecipazione allargatissima.  A Napoli la piazza fischia gli interventi della CGIL.  Occupato il dipartimento provinciale dell'economia e della finanza e l'assessorato delle politiche urbanistiche a Torino.  Numeri altissimi registrati in tutta Italia.
10.20:  A Roma il corteo degli studenti si sta congiungendo a quello dei lavoratori.  A Bergamo il corteo degli studenti e degli universitari aspettano davanti a confindusatria il corteo degli studenti e degli operai della Same:  polizia nervosa.  A Bologna il corteo ha cominciato a sanzionare le banche che incontra sul percorso.  A Brescia migliaia tra studenti, universitari, precati e comitato contro gli sfratti.  Ora i primi sanzionamenti alle banche con uova e vernice. 
10.10:  A Bergamo il corteo sanziona Italcementi:  tensione con la polizia che prova a bloccarlo.  A Napoli studenti e professori arrivano insieme in piazza.  A Modena sono almeno 500 gli studenti in corteo.  Forzato il corteo della CGIL:  una parte degli operai si unisce al corteo che continua. 
A Pisa universitari e lavoratori stanno bloccando il lungarno dirigendosi verso la piazza.  A Milano migliaia di studenti in corteo: traffico in tilt e chiusa la sede della Statale.
9.55:  sono diventate 3000 le persone a Bologna:  sotto il consolato greco viene rilanciata la solidarietà alla Grecia in lotta.  A Pisa sono 500 gli studenti media a cui si sono unite altre 200 persone dal picchetto. 
A Bergamo i lavoratori dell'università si sono uniti in grande numero al corteo.  A Torino in Corso Regina anche un gruppo di vigili del fuoco si muove per unirsi al corteo.
Da Twitter:  «Il PD va a XFactor.  I lavoratori e gli studenti in piazza!!»
9.45:  A Bologna via Indipendenza completamente bloccata:  traffico del centro nel caos.  A Bergamo i cortei spontanei, l'ultimo partito dall'università, sono diventati quattro.  Anche a Milano l'afflusso di studenti non si ferma.  A Roma Piazzale Aldo Moro è pieno.  Bloccato Ponte Nuovo a Ostiense, cortei spontanei su Nomentana, San Lorenzo, Cinecittà. Picchettata la Sapienza. 
9.30:  Partiti i cortei.  A Bergamo sono tre i cortei che si stanno muovendo in città:  città paralizzata dai blocchi.  A Modena almeno 300 persone in piazza.  Bologna sta vedendo un grandissimo afflusso di studenti medi:  più di 2000 ma il corteo ancora non parte, in attesa di tutte le scuole. 
A Pisa 12 picchetti stanno confluendo in un unico corteo. 
9.10:  In tutta Italia sono cominciati i concentramenti ed i primissimi cortei degli studenti medi, a cui si uniscono lavoratori e precari. 
Sono almeno una trentina le citta in mobilitazione. 
La timeline di Twitter, posizionata sugli hashtag #14N e #14Nit, è in continuo aggiornamento. 
E alla fine, dopo un percorso lungo di costruzione passato per assemblee nazionali come quella della rete StudAut e internazionali come quella diAgorà99, domani è finalmente il 14 novembre.

Un14 novembre che sarà il primo sciopero generale transnazionale, chiamato contro le misure di austerity imposte dalla Troika a livello europeo;  si attiveranno i movimenti sociali che negli ultimi due anni hanno riempito le piazze di Spagna, Grecia, Portogallo e Italia (ma non solo, in moltissimi altri paesi sono previsti cortei e mobilitazioni) contro i tagli ai servizi pubblici, le privatizzazioni, lo smantellamento del welfare, l'attacco a salari e pensioni e più in generale contro tutte le misure di austerity che non hanno fatto altro se non aggravare la crisi stessa.

La cosa più importante è evitare di cucire a freddo sul #14N una mitologia: le giornate-evento non servono a nulla se esulano da processi reali di costruzione politica di un’alterità così necessaria oggi;  né abbiamo bisogno di eventi che si risolvono nello spazio di una giornata.

Eppure, comunque andrà, il fatto di mettere in campo su scala transnazionale uno sciopero generale - convocato obbigatoriamente dai sindacati europei sull’onda delle mobilitazioni sociali all'interno dei Pigs - è senza dubbio un grande traguardo per i movimenti, che speriamo siano in grado sempre più di costringere l'azione di queste decadenti ed inadeguate istituzioni rappresentative a stare dietro ai loro programmi.

Un traguardo che non di meno però mette questi di fronte ad un’inderogabile necessità: riuscire a fare dello sciopero qualcosa di proprio, riappropriarsi di esso per attaccare la controparte, strapparlo dalle mani di sindacati che continuano a lavorare per la pacificazione sociale.

Per quanto riguarda l'Italia, la contestazione napoletana al ministro del Lavoro apre simbolicamente la strada ad uno degli obiettivi importanti di questo sciopero:  cioè quello per il mondo della formazione
(il soggetto che senza dubbio guiderà le mobilitazioni di domani) di riuscire ad essere attivatore di processi di generalizzazione che sappiano cogliere il passaggio e la continuità tra Profumo e Fornero,  nonché di legare il mondo della formazione in lotta con quel precariato giovanile che affolla le metropoli e non crede più nelle magnifiche sorti e progressive di una democrazia e di una rappresentanza in acuta crisi.

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