Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 3 novembre 2012

Pare che…la Volsca preferisca l’anaerobico all’aerobico. E pensare che…

  • Assemblea pubblica contro l’impianto di combustione oli da localizzare in via Cancelliera di Albano 14/b autorizzato da Provincia di Roma e Comune di Albano Laziale. L’assemblea si terrà martedi 6 novembre alle ore 18:30 presso il centro sportivo OK Club di via Pantanelle località Cancelliera. La cittadinanza è invitata a partecipare.
  • Blob, Rai Tre, dedica un’altra puntata (dopo Pro-Fumo e Nonsoloilva) alla vertenza dell’inceneritore dei Castelli Romani e della discarica di Albano Laziale. Appuntamento sabato 3 novembre ore 19:50 Rai Tre.
(Fonte articolo, clicca qui)
Pare che. 
Volsca Ambiente e Servizi Spa preferisca l’anaerobico all’aerobico. 

Tanto che. 
  Pare sia stato presentato il progetto definitivo di Digestione Anaerobica dei rifiuti urbani in zona Lazzaria. 

Il progetto dovrebbe trattare l’organico di Velletri e di Albano, salvo estendersi nel territorio castellano. Il progetto viene reclamizzato come altamente ‘ecologico’ dalle amministrazioni favorevoli, ma attente ricerche estranee ai bilanci comunali, e accortissime al bilancio ambientale, affermano il contrario. 

E perché la Volsca Ambiente e Servizi Spa opta per l’anaerobico anziché per l’aerobico? 

Sapendo che. 
Il trattamento aerobico dell’umido dei rifiuti urbani demolisce in modo ‘naturale’ la sostanza organica e non produce gas combustibili, mentre l’anaerobico agisce per lo più a caldo con produzione di gas e percolato liquido e il rifiuto esausto ‘stabilizzato’ in presenza d’aria dà origine ad un prodotto di composizione chimica di qualità nettamente inferiore al compost aerobico o a un nuovo rifiuto da sversare ancora in discarica.

Bah! Boh! Eppure una spiegazione c’è. 

Pare che. 
Siccome il gas prodotto dalla Digestione Anaerobica (DA) viene bruciato per produrre Energia Elettrica (EE) venduta al Gestore Servizio Elettrico (GSE), e sono stati introdotti con una serie di decreti legislativi grossissimi incentivi (certificati verdi) alla produzione di energia elettrica da biomasse solide e liquide (ultimo il DM del 6 luglio 2012), ecco che.  La scelta della Volsca Ambiente e Servizi Spa si capisce eccome, qui si tratta di appetibilissimi incentivi da intascare. 

Salvo che. 
Nel progetto Volsca pare che. 

Siccome lo studio preliminare prevede che tratterà solo in parte (particina, particella?) l’organico ‘pulito’ del porta a porta (a proposito, come va l’esperimento dei primi step?) mentre una grossa parte verrà dal (famigerato) Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dell’indifferenziata e altri rifiuti organici, più la parte siglata FOS e non meglio identificata (forse quella che proviene dal TMB?) destinata dopo la DA a finire in discarica (e non a compostaggio come pare si vada reclamizzando), trattandosi di materiale carico di microinquinanti di varia natura, ecco che. 

Siccome per quello che è consentito visionare dai dati progettuali non risulta (al momento) se e come verrà trattato il percolato della DA, il quale richiede un impianto di depurazione specifico di cui (sempre al momento) non esiste traccia, 

ecco che. 

Il pensiero vola, nero nero, all’inceneritore di Albano, di cui i progettisti giuravano e spergiuravano che. 

Tutto smentito.

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