Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 19 dicembre 2012

“A buon intenditor …”

l' Eco-Balla di martedì 18 Dicembre.
dal blog ''.. non vedo, non sento, ma parlo ..'' di vilfredopareto
“Chi osa far piangere l’ottavo re di Roma?”

Gli incentivi pubblici per la costruzione degli inceneritori vennero bocciati dall’Unione Europea il 31 Dicembre 2008. Ad eccezione degli impianti definitivamente approvati a livello amministrativo o cantierizzati entro e non oltre il 31 Dicembre 2008.

Com’è noto, l’Inceneritore di Albano venne approvato definitivamente a livello amministrativo solo il 13 Agosto 2009 (con l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. B-3694, clicca quì).

Il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, però, per garantire in ogni caso al COEMA (Acea, Ama e Pontina Ambiente di Cerroni) i fondi pubblici necessari a costruire l’impianto di Albano, firmò in extremis un’ordinanza: la n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008 (clicca quì).  

Ordinanza che permetteva una cantierizzazione “provvisoria”dell’impianto di Albano in attesa della necessaria e definitiva Autorizzazione Ambientale.

Così il 29 Dicembre 2008, appena entro i termini imposti dall’UE, il COEMA pose una rete di recinzione intorno all’area del futuro cantiere “spacciandola” per una cantierizzazione vera e propria; utile, quindi, a percepire i fondi CIP6/92. Ed infatti nel Giugno del 2009 il COEMA firmò una CONVENZIONE PRELIMINARE con il Gestore del Servizio Elettrico, GSE,  per poter percepire tali fondi. Il COEMA  inviò anche la relativa D.I.A. (dichiarazione inizio attività) al Comune di Albano.

L’Ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22.10.2008 però, per nostra fortuna,  è stata bocciata DEFINITIVAMENTE dal Consiglio di Stato con la famigerata “sentenza Politica” del 22 Marzo del 2012, perché firmata quando il suo periodo commissariale era  già “scaduto” da ben 4 mesi, ovvero il 30 Giugno 2008.

Secondo il No Inc la CONVENZIONE PRELIMINARE  tra GSE e COEMA per i fondi CIP6/92 è invalidata dal fatto che la cantierizzazione “fittizia” è avvenuta sulla base dell’ordinanza n.Z-0003 del 22.10.2008 bocciata dal Consiglio di Stato.

Proprio per questo motivo, a Maggio scorso, il No Inc ha chiesto al GSE (clicca quì) una copia della CONVENZIONE PRELIMINARE COEMA/GSE . L’obiettivo è di portarla alla Corte dei Conti ed ottenerne l’ANNULLAMENTO!!  La risposta del GSE è stata negativa!

Stessa richiesta è stata inoltrata al GSE, subito dopo, da parte del Consigliere Regionale della FDS Ivano Peduzzi (clicca quì) : 
anche in questo caso la risposta è stata negativa (clicca quì)!

Infine il No Inc ha chiesto – per il tramite di Simone Carabella  – al Sindaco di Albano Nicola Marini, di farsi lui stesso portavoce di questa istanza di “accesso agli atti”:  il Sindaco Marini ha accettato e presentato richiesta il 2 Luglio del 2012 (clicca quì).

Ma, da qui in poi, il mistero si infittisce …

Va detto che, contestualmente, a causa d’una condanna giudiziaria per un contenzioso amministrativo degli anni 90, il Comune di Albano aveva in corso dal mese di Maggio 2012 una TRANSAZIONE ECONOMICA con la Pontina Ambiente di Cerroni,  con lo scopo di ottenere uno sconto ed una rateizzazione su un debito di circa un milione e mezzo di euro, che permettesse di chiudere il bilancio comunale entro i termini di legge e, soprattutto, di non mandare in default il Comune.

Il 13 Luglio 2012 l’Amministratore della Pontina Ambiente – ora dimissionario – Ing. Francesco Rando, braccio destro di Cerroni, venuto a conoscenza della richiesta al GSE da parte del  Comune di Albano, scrive una lettera di fuoco al Sindaco Marini (clicca quì).

E si arrabbia molto: sospendendo l’offerta del “bonus di 700.000 euro e relativa rateizzazione” e chiudendo la trattativa.

Il 6 Agosto 2012 il GSE convoca formalmente il Sindaco di Albano, Nicola Marini, per prendere visione della  CONVENZIONE PRELIMINARE (clicca quì). L’appuntamento era fissato per il 10 Settembre 2012 alle ore 16,00. Ma nonostante l’appuntamento fosse stato concordato con ben 5 settimane d’anticipo, il 10 Settembre sia il Sindaco Marini sia il delegato ai rifiuti Andreassi si rendono indisponibili (per improrogabili impegni sopraggiunti …) a recarsi al GSE, né ritengono opportuno delegare funzionari o dirigenti di loro fiducia.

In più, si sono ben guardati dal delegare il Consigliere comunale della FdS Salvatore Tedone o il referente Ambiente e Territorio del PD, primo dei non eletti, Simone Carabella.  Perché?

MORALE?

La TRANSAZIONE ECONOMICA tra Pontina Ambiente di Cerroni e Sindaco Nicola Marini riprende miracolosamente – e va a buon fine – salvando il Comune di Albano dal dissesto economico (clicca quì).

Ma il GSE, altrettanto incredibilmente, dopo il mancato appuntamento del 10 Settembre 2012, rinvia invece una nuova missiva in cui si “rimangia” la disponibilità di accesso agli atti concessa pochi giorni prima  (clicca quì)…

La lettera del 13 Luglio scorso (clicca quì) dell’Amministratore della Pontina Ambiente di Cerroni – Ing. Francesco Rando – è stata forse un elemento di “pressione” insostenibile per il Sindaco di Albano Nicola Marini e per il delegato comunale ai rifiuti Luca Andreassi?

Incredibili coincidenze o insormontabili “pressioni”?

Chi osa far piangere l’ottavo re di Roma?


Nessun commento:

Posta un commento