Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 11 dicembre 2012

UN NUOVO IMPIANTO INQUINANTE IN ARRIVO A CANCELLIERA!!

Il 4 giugno 2012 la Provincia di Roma ha autorizzato e il Comune di Albano approvando la costruzione, a via di Cancelliera 14/B, dell’impianto industriale di combustione degli oli vegetali esausti da parte della Power Oil System srl

Tutto con procedure accelerate e sotto silenzio, tant’è che i cittadini di Albano l’hanno appreso dopo mesi.

Due motori diesel bruceranno giorno e notte gli scarti oleosi prodotti da mense, ristoranti, raccolta differenziata etc. e produrranno un terzo di megawatt di energia elettrica.

L’ennesima fonte di fumi inquinanti si verrà ad aggiungere al progetto criminale dell’inceneritore a Roncigliano, per giunta in una zona già segnata dalla presenza di una mega discarica, di una miriade di industrie piccole e medie tra via Nettunense e via Ardeatina, oltre che di un intenso traffico veicolare.

Non a caso le poche indagini epidemiologiche cominciano a segnalare patologie crescenti nella popolazione residente.

La Power Oil System fa il suo interesse e, come altre centinaia di società, ha preso al balzo l’occasione di accedere ai fortissimi e generosi incentivi del governo (i cosidetti certificati verdi) che dovrebbero scadere, salvo rinnovi, il 31 dicembre 2012. 

Gli amministratori pubblici (provincia, regione, comune) che dovrebbero rappresentare invece l’interesse dei cittadini e tutelare in primis la loro salute seguono la strada opposta, tracciata dal ministro per la distruzione dell’ambiente Clini.

Noi sappiamo che ogni nuova sorgente di fumi inquinanti minaccia ulteriormente la nostra salute e sappiamo anche che è possibile riciclare qualsiasi olio vegetale usato:  basta semplicemente farci sapone.

Il sindaco di Albano Marini, cui avevamo chiesto conto del suo ruolo di tutore della salute e che ci aspettavamo opponesse un NO netto al progetto, dall’alto della sua laurea in farmacia, ha sentenziato che i motori diesel della Power Oil System inquineranno come tre autovetture!!!!, sostenuto dal delegato ai rifiuti che garantisce l’innocuità dei fumi prodotti.

A noi risulta, ce lo dicono ricerche specifiche, che la storia è molto diversa.

Gli oli vegetali usati e non, a causa della loro elevata viscosità e densità e quindi all’incompleta combustione, producono emissioni con maggiori residui carboniosi totali.

L’aumento medio rispetto ai valori del gasolio, che già di per sé produce molti residui di questo tipo, è pari a +17,6%.

I residui carboniosi, in buona parte costituenti delle cosiddette “polveri” non sono innocue particelle di carbone puro e comprendono una sterminata serie di composti dei quali i principali sono:

Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) tra cui i famigerati benzo(a)pirene e benzene.
Aldeidi, che sono composti organici ossigenati di alta reattività e potenziale nocività, in particolare formaldeide, acroleina e acetaldeideTutti hanno registrato aumenti da un minimo del 140% fino all’800% rispetto al gasolio

La beffa è che questi composti non sono regolamentati ovvero la legge non ne fissa i limiti e quindi permette agli interessati di “ignorarli” con buona pace dei nostri polmoni.
Bruciare oli vegetali comporta anche il raddoppio dell’emissione di monossido di carbonio sempre a causa dell’elevata densità e della scarsa nebulizzazione.

Rischi per la salute

Bisogna considerare che molte delle polveri e delle sostanze nocive emesse bruciando gli oli vegetali sono prodotte anche da altre fonti come traffico veicolare e combustioni varie.
Perciò in zone come quella di Cancelliera, già segnate dalla presenza d’industrie potenzialmente inquinanti (Selip, Procter Gamble etc.) e da strade molto trafficate, dovrebbe a maggior ragione valere la regola - evitare ogni ulteriore fonte di tali sostanze.

Il sindaco prima autorità sanitaria del comune non ha mostrato segni di vergogna nell’ignorare questo principio di precauzione.

Vediamo da vicino queste sostanze:

Tra gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) i benzopireni, molecole presenti, come visto, anche nei gas di scarico degli oli sono altamente cancerogeni per l’uomo (categoria di rischio1).  Nell’organismo subiscono processi di ossidazione.  Uno di questi ossidi, derivante dal benzo(a)pirene, è in grado di legarsi al DNA umano facilitando l’insorgenza di cancro cutaneo e polmonare.
Gli IPA hanno inoltre noti effetti negativi sull’ambiente (tossicità evidente per alcuni organismi acquatici e uccelli, contaminazione dei raccolti agricoli).

La formaldeide molecola classificata dall’IARC tra le sostanze cancerogene per l’uomo nel gruppo1, ha effetti allergizzanti per la pelle, provoca irritazione agli occhi, naso e gola.  Oltre che originata dai collanti del legno dei mobili, dal fumo di sigaretta etc. essa è prodotta da tutti i motori diesel.  Quelli dell’impianto Power Oil System alimentati ad olio vegetale ne produrrebbero circa il triplo rispetto al gasolio da autotrazione.
Gli effetti tossici dell’acroleina consistenti nell’intensa irritazione degli occhi, e del tratto respiratorio si manifestano a partire da concentrazioni di 0,1 milligrammi/metro cubo di aria.

Il monossido di carbonio, prodotto da tutte le combustioni parzialmente incomplete, come è il caso dei diesel alimentati ad oli vegetali, è tossico perché legandosi saldamente al ferro nell'emoglobina del sangue forma un complesso molto più stabile di quello formato dall'ossigeno e provoca la perdita della capacità di trasporto di questo elemento essenziale alle cellule.  L’assorbimento cronico attraverso l’aria che respiriamo ha effetti nocivi più marcati sui bambini.

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