Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 4 dicembre 2012

India, lo sciopero dei 100.000.000!

Lunedì 05 Marzo 2012
 
Traduzione da Libcom.org
 
Uno dei più grandi scioperi al mondo di sempre inizia a mezzanotte di lunedì 27 febbraio per finire a mezzanotte di stanotte [28 Febbraio - N.d.T.].  Fino a 100.000.000 lavoratori indiani di diverse categorie ed industrie reclamano un salario nazionale minimo, posti fissi e molto altro.

Come riportato dal blogger di Libcom 'working class self organisation' a gennaio:

Oltre una dozzina dei più grandi sindacati dell'India hanno proclamato lo sciopero e si sono accinti a metterlo in atto.  Lo sciopero coinvolgerà molte categorie, incluse banche del settore pubblico, porti e docks, ferrovie, assicurazioni, trasporto su strada, lavoratori del settore energetico, minerario e dell'aviazione.

“I mesi recenti hanno visto un'ondata montante di lotte dei lavoratori militanti in India, scioperi per il riconoscimento dei sindacati nel settore automobilistico in espansione in India, inclusa un'occupazione di due giorni di una fabbrica della Hyundai, uno sciopero a gatto selvaggio del personale dell'Air India, e diserzione dei posti di lavoro da parte dei lavoratori delle telecomunicazioni e dei minatori del carbone contro i piani di privatizzazione del governo centrale.”

I diversi sindacati hanno svariate richieste, che includono il guadagno degli stessi diritti e della protezione per i lavoratori temporanei ed a contratto dei lavoratori permanenti;  l'aumento e l'estensione del salario minimo, resistenza agli attacchi contro i sindacati, blocco degli aumenti dei prezzi, creazione di un fondo per la sicurezza sociale nazionale, aumenti delle pensioni e della lotta alla corruzione.

I lavoratori stanno chiedendo un salario minimo nazionale, posti fissi per i lavoratori a contratto, sicurezza sociale per i lavoratori informali, pensioni per tutti i lavoratori, intervento del governo per fermare la crescita del costo della vita, e la fine della vendita di aziende pubbliche contro i desideri di queste ultime.

Trasporti, poste e banche sono stati tutte colpite dallo sciopero che coinvolge circa una dozzina di sindacati, con la segnalazione di un 'blocco completo' dei servizi bancari a Mumbai.  La polizia è stata schierata per cercare di impedire picchetti 'illegali', con 100 arresti effettuati questa mattina per i blocchi del traffico.

2 commenti:

  1. tutto il mondo dica no all'inequità alla povertà e alla mancanza di felicità maggior redistribuzione della ricchezza nel mondo mai più qualcuno soffra la fame ne la guerra e/o la prevaricazione sociale!

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    1. Quoto .. per me ".. l' Internazionalismo Proletario .." non è solo da considerare una vuota parola ma è da considerarsi nella sua sacralità più piena:

      dall' Appoggio concreto .. alla Diffusione di Iniziative di Lotta e dei Contenuti e Valori espressi .. Tutto il mondo è paese .. non possiamo e non dobbiamo credere che è proprio e soltant nell' Unità che potremo dire: VINCIAMO NOI

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