Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 21 ottobre 2012

A 30 miglia di mare da Gaza: attaccata l'Estelle

Sabato 20 Ottobre 2012
Verso mezzanotte, mentre la nave Estelle si avvicinava sempre più alle coste di Gaza, fonti anonime della Difesa israeliana -secondo quanto riferiva il quotidiano norvegese Verdens Gang- confermavano l'intenzione di attaccare l'Estelle se l'imbarcazione non avesse cambiato rotta.
12 miglia di mare.  È questo il limite di avvicinamento che Israele aveva imposto.  E mentre l'Estelle continuava imperterrita la sua traversata, a 50 miglia di distanza dalla costa due navi della marina israeliana si avvicinavano per “scortare” l'imbarcazione;  nello stesso momento aerei di ricognizione sorvolavano i cieli a nord di Gaza.

Tuttavia è stata una notte tranquilla quella trascorsa dagli attivisti all'interno della nave, all'alba di oggi;  ancora un ultimo messaggio:  “splende il sole sull'Estelle”, poco prima che ogni comunicazione si interrompesse. Non sono state 12 le miglia entro le quali Israele -come aveva detto il Ministro della Difesa- avrebbe tollerato la presenza della nave nelle acque vicine alla costa di Gaza:  non 12, ma 30.  A 30 miglia di mare da Gaza -verso le 10.30 di questa mattina- le prime notizie hanno cominciato a rimbalzare sui social network e su alcuni mezzi di informazione:  l'Estelle è stata attaccata dalla marina israeliana in acque internazionali.  Cinque o sei navi militari hanno quindi circondato l'imbarcazione; soldati muniti in grande stile con maschere antigas hanno assaltato la nave con la consueta aggressività che caratterizza i soldati in operazioni di questo tipo, arrestando -come sempre in barba alle leggi della comunità internazionale- i 30 attivisti che si trovavano a bordo.  Secondo quanto informa l'organizzazione 'Rumbo a Gaza' attraverso un comunicato , molto probabilmente i passeggeri e le passeggere dell'Estelle saranno portati al porto di Ashdod, in Israele, intenzioni già rese note ieri sera da fonti israeliane.

Qui sotto il comunicato tratto dal sito FreedomFlotilla Italia

Alle 10.20 di oggi 20 ottobre, in acque internazionali a circa 17 miglia nautiche a nord di Arish, Egitto (secondo le ultime coordinate che sono riusciti a trasmetterci dalla nave,) navi da guerra israeliane circondando Estelle e dando il via all’assalto alla nave pacifica.

Navi da guerra israeliane abbordano il veliero Estelle, con su attivisti per i diritti umani e membri del parlamento di diverse nazionalità europee, diretto a Gaza in missione di pace.

Estelle è una nave disarmata, in missione umanitaria e di pace, con cargo ispezionato più volte, equipaggio con dichiarate intenzioni non violente, in rotta da acque internazionali direttamente in acque territoriali di Gaza.  Non può in alcun modo costituire minaccia né per la sicurezza di Israele né per altri.

Il governo Israeliano poteva scegliere e doveva farla passare.  
Il governo israeliano non può addurre ragioni di sicurezza plausibili o avanzare competenze giuridiche territoriali sulla rotta di Estelle.
 
La missione umanitaria di Estelle consiste in un messaggio di pace ben preciso e doveroso:  solidarietà con il popolo palestinese e basta con l’assedio di Gaza subito e per sempre.

La missione di pace di Estelle consiste nel chiedere giustizia per il popolo Palestinese, perfettamente in linea con le risoluzioni ONU e le dichiarazioni di tutte le associazioni umanitarie internazionali che denunciano da anni la gravità della situazione in cui è costretta a vivere la popolazione civile di Gaza sotto assedio.

Denunciamo l’ennesimo crimine di guerra del governo israeliano nei confronti di popolazione civile.

A nome delle migliaia di persone a bordo di Estelle, chiediamo la fine dell’assedio illegale di Gaza subito e per sempre e il rilascio immediato di tutti i pacifisti prelevati da Estelle con la forza e attualmente ostaggi delle autorità israeliane.

Gli attivisti a bordo di Estelle sono ora impossibilitati a continuare la loro missione, in quanto prelevati contro la loro volontà da Estelle e probabilmente condotti in centri di detenzione in Israele.

Messaggio preregistrato, di Marco Ramazzotti Stockel, rappresenta l’Italia a bordo di Estelle:  "Ora spetta a noi portare avanti la missione dell’equipaggio di Estelle".
Nel frattempo sono numerose le iniziative in solidarietà che si stanno organizzando in varie parti d'Europa e in Italia:
Milano ore 16.00 davanti al Duomo
Firenze – Piazza della Repubblica – martedì
Napoli – Piazza Trieste e Trento – in corso

Mobilitazioni sul web: 



http://www.infoaut.org/ 

Aggiornamenti 20 Ottobre
ore 12.30: L'esercito israeliano ha comunicato che i passeggeri della Estelle sono stati arrestati e verrano portati ad Ashdod in Israele.

ore 12:  L'equipaggio dell'estelle è stato arrestato... 
In acque internazionali Israele viola le leggi della comunità internazionale impunemente, un'altra volta.

ore 11:  Dror Feiler, portavoce di Ship to Gaza Sweden, ha dichiarato che Estelle è stata attaccata alle 10:15 am.  Cinque o sei navi militari israeliane hanno circondato Estelle.  I soldati, che indossavano maschere, stanno cercando di abbordare la barca.  

L'attacco è avvenuto in acque internazionali:  N31 26 E33 45.
 
ore 10.40:  mancano ormai poche miglia a Gaza ma pochi minuti fa è giunta notizia che l'Estelle è stata bloccata da navi israeliane in acque internazionali.
 
ore 6.00:  Il sole splende su Estelle sempre più vicina a Gaza

ore 6.00:  Il sole splende su Estelle sempre più vicina a Gaza

Notte tranquilla per Estelle e il suo equipaggio oramai vicinissimi a Gaza. 
e .. seguiti da migliaia di noi da terra col fiato sospeso. 

Ultimo report da bordo alle sei di mattina parlava con linguaggio conciso ma poetico:  

il sole sorge su Estelle. Il mare sembra uno specchio.  Non ci sono navi della Marina Israeliana in vista , nè c’è stato alcun contatto radio. 
Posizione  N31,30 E33,14 velocità, .5,9 nodi.

Buon vento Estelle, a Gaza ti stanno aspettando con gioia, finalmente.

http://www.infoaut.org/


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