Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 5 ottobre 2012

Raccolta differenziata, ancora nulla di fatto!

  • Marrotta lascia il suo incarico alla Regione Lazio come direttore generale dell’area rifiuti. Clicca qui.
  • Raccolta differenziata, toc toc, c’è qualcuno. Clicca qui.
Nel famigerato decreto di pubblica utilità (n. 147 del 28 Dicembre 2007, clicca qui per leggerlo integralmente) con cui Piero Marrazzo ha approvato l’inceneritore di Albano, c’è scritto chiaramente:  l ’inceneritore servirebbe a bruciare il CDR (carta, plastica, legno e derivati) di Roma (“l’impianto oggetto del presente provvedimento consente di completare il ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani prodotti nell’ambito territoriale corrispondente ai Comuni di Roma, Fiumicino e Ciampino, mediante il recupero energetico del CDR prodotto dagli impianti TMB di Albano Laziale e Roma (Rocca Cencia e Salaria)”.  

Ma allora perché, tutte queste “materie prime” (chiamate impropriamente CDR), non vengono raccolte con la differenziata porta a porta e riciclate? 

E’ Ottobre, eppure, a Roma (in Provincia ed ai Castelli Romani), la raccolta differenziata porta a porta ancora non è partita! 

No a inceneritori e discariche, sì all’unica vera alternativa:
raccolta differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso.

(Fonte articolo, clicca qui
“Siamo arrivati ad ottobre, il mese in cui secondo il sindaco Alemanno e il Presidente dell’Ama, Benvenuti si sarebbe avviata in modo strutturale la raccolta differenziata porta a porta a Roma nell’ambito delle attività previste dal Piano per Roma proposto dal Ministro Clinie sottoscritto da Comune di Roma, Provincia e Regione.  Tutto tace, forse partirà domani, dopodomani, a novembre, il prossimo anno.  Constatiamo che non è stato avviato nessun progetto per la costruzione di impianti di compostaggio necessari al trattamento dell’umido, che forse gli impianti Tmb di Ama lavorano al massimo della produzione, ma non quelli di Colari, che probabilmente fanno parte del pacchetto Monti dell’Ortaccio.  

In tutti i casi c’è una certezza: una valanga di immondizia non trattata viene ogni giorno scaricata a Malagrotta, nella valle dei veleni della Galeria, che rischia ancora una proroga fino a Giugno 2013.  

La caporetto della politica nella gestione dei rifiuti è questa, e si accompagna alla più generale crisi morale di chi ci amministra. 

Vergognatevi.  

Il 6 Ottobre saremo a Colleferro a fianco degli amici della Valle del Sacco, altro pezzo dimenticato del Lazio avvelenato da questa scandalosa ed illegale malagestione”.





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