Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 5 ottobre 2012

[diretta dalle piazze] 5 ottobre: Gli studenti medi di tutta Italia tornano in piazza!


11.30 Palermo - A breve si vota in Sicilia, gli studenti prendono parola bruciando tessere elettorali edalt esponendo uno striscione con scritto "Nessuna fiducia nella casta!". Il corteo sta per concludersi.

Cariche, fermi e feriti: bruciate tessere elettorali, carte del merito, e fantocci della casta; bandiera greca nel corteo bolognese, occupato uno spazio a Massa... Students are back!!!

5 ottobre, tornano in piazza in tutta Italia gli studenti e le studentesse dei licei e degli istituti tecnici, tornano in piazza contro il governo Monti e le sue politiche di austerity in una data lanciata dalla rete di collettivi studenteschi StudAut. Decine sono le città che stanno per partire dai diversi concentramenti,  segui su InfoAut la diretta dalle piazze, su Twitter segui @StudAut e l'hashtag #5ott.


15.30 Torino - I 15 fermati durante le cariche sono stati tutti rilasciati. A corteo già ultimato, però, la questura ha effettuato altri due fermi a danno di uno studente torinese, bloccato sul pullman con cui stava rientrando a casa, e di uno valsusino, fermato mentre si trovava all'interno del bar. I due studenti sono ancora in stato di fermo.
13:30 Roma - Dopo alcuni minuti di fronteggiamento davanti a Porta Portese la polizia ha caricato il corteo, che ha risposto col lancio di oggetti in direzione degli agenti. Alcuni studenti sono stati strattonati e trascinati a terra da celerini e questurini che li hanno identificati.
Poco dopo le cariche il corteo, proseguito per più di tre ore per le vie di Roma, si è sciolto rilanciando sull'assemblea cittadina di giovedì prossimo, in cui verranno decise le prossime scadenze di mobilitazione.
12.30 Torino - Aggiornamento sui fermi a Torino. Della quindicina di studenti fermati, 8 sono già stati rilasciati (senza denuncia) mentre per gli altri si stanno valutando le accuse, e ad ogni modo saranno presto liberati. Il corteo intanto è finito di fronte all'università, dove sono state bruciate sagome di Fassino, Cota, Fornero, Profumo e Monti.
11.50 Massa - Gli studenti e le studentesse scese in piazza hanno, durante il corteo, deciso di occupare uno stabile, una ex casa cantoniera. Nasce così Casa Rossa, un'altra forma di opposizione sociale in città che caratterizza il dissenso contro il governo dei banchieri e le misure di austerità implementate.
11.40 Pisa - Il corteo si conclude con una partecipatissima assemblea in piazza Dante, che chiude un'intensa giornata di lotta contro il governo e i poteri forti dell'economia.
11.40 Roma - Il corteo è bloccato dalle forze dell'ordine di fronte al Ministero della Pubblica Istruzione. Le circa 5000 persone in piazza scandiscono cori contro Profumo e le politiche sulla formazione del governo Monti.
11.30 Napoli - Circa 3mila studenti stanno partecipando al corteo. Gli studenti e le studentesse hanno deciso di recarsi sotto la Provincia dove è avvenuto un fitto lancio di uova ed è stato esposto uno striscione. Il corteo ora si sta dirigendo verso la Siae per rivendicare il diritto allo studio e il proprio disaccordo al copyright.
11.30 Bologna - Il corteo termina con la messa a fuoco di una bandiera della BNL recuperata dal corteo durante un'azione di sanzionamento della banca.
11.30 Roma - Gli studenti e le studentesse in mobilitazione deviano il percorso e puntano verso il Ministero della Pubblica Istruzione!
11.15 Milano - Tensione a Milano, dove un nutrito di gruppo di studenti scesi in piazza oggi ha puntato verso la Regione, nelle vicinanze della quale sono avvenute cariche che hanno portato al fermo di due studenti, che sono stati però immediatamente rilasciati.
11.15 Modena - Corteo concluso a Modena invece, con un'assemblea in Largo Aldo Moro a conclusione di una giornata di blocco e sanzionamento.
11.00 Brescia - Prosegue anche il corteo bresciano, dove è stata bloccata via Leonardo da Vinci e dove si passa sotto diverse scuole manifestando solidarietà alla lotta No Tav ed attaccando il ministro Profumo. La polizia è in assetto antisommossa a scortare il corteo.
11.00 Torino - Cariche a Torino, contro il corteo che aveva deviato dal percorso stabilito all'altezza di via XX Settembre. C'è almeno una persona fermata, mentre i manifestanti si stanno ricompattando.
11.00 Milano - A Milano sono circa 1000 gli studenti in corteo, che ha sanzionato la Siae con scritte e volantini contro il copyright ed il diritto allo studio. Nel mirino i ministri Profumo e Fornero, mentre il traffico cittadino è paralizzato
11.00 Pisa - Prosegue il corteo pisano, che è stato vittima di una carica di fronte al Comune ed ora sta attraversando una città blindata dalle forze dell'ordine che presidiano banche e sedi delle associazioni di industriali
11.00 Bergamo - Bruciata in corteo una grossa "carta del merito". Azione simbolica contro il dispositivo meritocratico, pretesto per tagli e selezione nell'accesso ai saperi
10.45 Bologna - Il corteo prosegue attraversando la zona universitaria e continuando a sanzionare banche con uova e petardi. Il corteo si muove verso le due Torri.
10.40 Brescia - Il corteo, dopo aver attraversato piazza Loggia, continua in forma selvaggia puntando gli snodi principali del traffico
10.40 Palermo - Le migliaia di persone in piazza stanno paralizzando la città e si dirigono verso la sede della Regione siciliana
10.30 Pisa - Tensione a Pisa, dove è stata prima attaccata la Camera del Commercio, poi sanzionate alcune banche. Il corteo si è poi diretto sotto il Comune, con il corteo che vuole entrare e le forze dell'ordine schierate a difesa del Municipio.
10.20 Modena - Azioni anche a Modena, con il sanzionamento di diverse banche ma anche della Prefettura
10.20 - Sono più di 20 le città in mobilitazione oggi, tra cui le più importanti del paese. Da moltissime parti già azioni e blocchi del traffico, gli studenti e le studentesse tornano in piazza a scaldare l'autunno!
10.10 Pisa: Il corteo degli studenti medi sotto il comune urla: 'La nostra alternativa non siete certo voi,andatevene a casa o ci pensiamo noi'
10.00 Palermo - Appena partito il corteo palermitano, alti i numeri con 5000 persone in piazza!
ebheehh 
























 10.00 Bologna - Azione da segnalare invece a Bologna, dove il corteo ha staccato la bandiera greca dalla sede consolare di via Indipendenza in soldiareità alle lotte antifa elleniche
9.45 Brescia - Più di mille persone si muovono invece a Brescia, dove sono già state sanzionate diverse banche con lanci di uova e scritte contro l'austerity
9.45 Torino - Non è ancora partito invece il corteo torinese, con gli studenti radunati in piazza Arbarello che stanno attendendo l'arrivo al concentramento dei loro "colleghi" del Komitato Giovani No Tav, partiti dalla valle questa mattina
9.45 Bergamo - "Il domani è nostro, la città è nostra" è lo slogan presente sullo striscione che apre il corteo bergamasco
9.30 Pisa - 500 studenti sono invece partiti da piazza Sant'Antonio a Pisa
9.30 Milano - Sta per partire anche a Milano il corteo degli studenti medi, in diverse migliaia affollano piazza Cairoli
9.15 Modena - Corteo già partito a Modena invece, con circa 300 studenti in movimento per la città
9.15 Bologna - Più di 1000 studenti e studentesse affollano il concentramento di piazza XX Settembre, con il corteo che deve ancora partire
9.00 Roma - Diversi cortei spontanei sono partiti da alcune delle scuole della capitale per raggiungere Piramide, da dove partirà il corteo. Circa 1000 gli studenti già presenti al concentramento.

Ascolta le dirette dei cortei da Torino, Bologna, Pisa, Massa, Roma, Palermo,
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Con l'autunno iniziato da poco, all'interno di uno scenario dove buona parte dell'Europa mediterranea vede riempirsi le piazze da Madrid ad Atene passando per Lisbona e Parigi, tornano in piazza gli studenti medi del nostro paese, in una prima giornata di mobilitazione nazionale lanciata dalla rete StudAut contro il governo Monti e le politiche di austerity;

una giornata che avrà l'importante compito di riportare nelle piazze il conflitto e la voglia di protagonismo del mondo della formazione.

L'importanza strategica delle lotte studentesche è sotto gli occhi di tutti, dal momento in cui solo questi possono avere la forza di massificare e generalizzare un conflitto sociale che, a dispetto di chi vedrebbe questo paese immobile rispetto a quelli che si mobilitano in questi giorni, non è affatto inesistente.

Ma che anzi, vede presente una costellazione di lotte, da quella degli operai Alcoa a quella dei cittadini di Taranto, passando per la sempreverde battaglia contro la Tav e le decine di lotte sul terreno del lavoro, dei beni comuni e dell'opposizione alle nocività e alla devastazione dei territori.

Una costellazione di lotte da generalizzare a partire dallo sforzo ricompositivo di quel soggetto studentesco fondamentale affinchè le lotte contro il governo Monti e le misure di austerity dettate dai poteri forti globali attraversi il nostro paese.

Non a caso l'invito a mobilitarsi sin dall'inizio dell'autunno è scaturito dalla riunione avuta in Val Susa nel giugno scorso quando tantissimi studenti e studentesse attraversarono il campeggio di lotta No Tav che si delineò proprio nel quadro della forte opposizione al governo in toto bypassando la pura, semplice e sacrosanta questione del NO all'Alta Velocità.

Per seguire e partecipare alla cronaca della giornata di lotta usa #5ott su twitter

Riportiamo l'appello a scendere in piazza della rete StudAut e gli eventi Facebook dei diversi concentramenti di venerdì.

Questi ultimi mesi sono stati caratterizzati dall'avvento del governo Monti e dei suoi tecnici, che di fatto si è posto su una linea di continuità nell'ottica di applicare le politiche di austerity dettate dalla finanza internazionale. In un quadro di trasformazione politica, in cui nei fatti l'iniziale fiducia nei confronti del governo Monti è completamente svanita e la sfiducia e il dissenso nei confronti del governo Monti si stanno diffondendo a macchia d’olio, una sfiducia che poggia le sue basi sulle difficoltà e i nuovi problemi economici e sociali che le famiglie, i lavoratori e non soltanto noi studenti dobbiamo affrontare nella nostra vita quotidiana.

La scuola infatti con il carattere di comunità che l'accompagna spaventa chi come il ministro Profumo mira a mettere in atto l'ennesima riforma per garantire privilegi ai soliti e continuare nel processo di smantellamento del nostro futuro.

Con la parola d'ordine meritocrazia si vuole nascondere nei fatti un progetto che ha come obbiettivo quello di far accedere ad un'istruzione di qualità già conforme al modello di una società soggiogata alle logiche di mercato soltanto chi dispone di un certo livello di reddito.

Reddito sempre più eroso dalle politiche governative che gravano sulle famiglie e quindi sugli studenti che con l'aumento del costo dei servizi pubblici e della socialità rispondono costruendo alternative dal basso.

Molti aspetti sono in continua evoluzione e nel corso dell'estate molti scenari politici si sono definiti, ma la nostra opposizione a questo governo e a questo modello di sviluppo dettame dell'Europa e delle sue banche resta forte e determinata.Lottare e scendere in piazza significa quindi lottare non soltanto per noi stessi ma anche per il futuro del nostro paese e per quei lavoratori che, sotto ricatto, non possono manifestare la propria rabbia. Non si tratta quindi di manifestare una semplice indignazione, ma di rispondere direttamente alla devastazione sociale che il governo tecnico sta mettendo in atto, individuando i responsabili e non facendo sconti ai partiti che si rendono complici di questa situazione.

In quest'ottica lanciamo la prima data di mobilitazione studentesca nazionale venerdì 5 ottobre.

CONTRO CRISI E AUSTERITÀ RIPRENDIAMOCI SCUOLA E CITTÀ !

Bologna
http://www.facebook.com/events/367488106662197/
Brescia
http://www.facebook.com/events/347040108721822/
Cosenza
http://www.facebook.com/events/272754066177235/
Firenze
http://www.facebook.com/events/480660675300174/
Lamezia Terme
http://www.facebook.com/events/160604237410973/
Livorno
http://www.facebook.com/events/281956728582240/
Milano
http://www.facebook.com/events/185301471602710/
Modena
http://www.facebook.com/events/345715508855320/
Napoli
http://www.facebook.com/events/343046669118309/
Palermo
http://www.facebook.com/events/119696238178498/?ref=ts&fref=ts
Pisa
http://www.facebook.com/events/372507366150964/
Ravenna
http://www.facebook.com/events/435655073147528/
Roma
http://www.facebook.com/events/471312752902764/
Torino - Val Susa
http://www.facebook.com/events/476027572410529/
http://www.facebook.com/events/358725964211953/
Massa
http://www.facebook.com/events/209317419198725/
Lecce
http://www.facebook.com/events/368663859876607/
Piacenza - Cremona
https://www.facebook.com/events/357580577660914/
Napoli
http://www.facebook.com/events/343046669118309/
Cava dei Tirreni
http://www.facebook.com/events/194582237342557/
Catanzaro
http://www.facebook.com/events/386697431404008/
Bergamo
http://www.facebook.com/events/438318649554198/

Il 16 giugno 2012 a Chiomonte durante il campeggio studentesco No Tav si è svolta un'assemblea che ha riunito realtà studentesche di varie città italiane  La discussione si è concentrata in una prima fase su una valutazione dell'anno scolastico passato.

Questi ultimi mesi sono stati caratterizzati dall'avvento del governo Monti e dei suoi tecnici, che di fatto si è posto su una linea di continuità nell'ottica di applicare le politiche di austerity dettate dalla finanza internazionale.

In un quadro di trasformazione politica, in cui nei fatti l'iniziale fiducia nei confronti del governo Monti è completamente svanita e la crisi si fa sempre più sentire sulle spalle della gente, la scuola ancora una volta resta luogo di costruzione e progettazione di opposizione e conflitto contro un modello economico e sociale che tenta di riprodursi a scapito di chi già sta pagando questa crisi.

La scuola infatti con il carattere di comunità che l'accompagna spaventa chi come il ministro Profumo mira a mettere in atto l'ennesima riforma per garantire privilegi ai soliti.

Con la parola d'ordine meritocrazia si vuole nascondere nei fatti un progetto che ha come obbiettivo quello di far accedere ad un istruzione di qualità già conforme al modello di una società soggiogata alle logiche di mercato soltanto chi dispone di un certo livello di reddito.

Reddito sempre più eroso dalle politiche governative che gravano sulle famiglie e quindi sugli studenti che con l'aumento del costo dei servizi pubblici e della socialità rispondono costruendo alternative dal basso.
Molti aspetti sono in continua evoluzione e nel corso dell'estate molti scenari politici si definiranno, ma la nostra opposizione a questo governo e a questo modello di sviluppo resta forte e determinata. In quest' ottica lanciamo la prima data di mobilitazione studentesca nazionale autonoma venerdì 5 ottobre 2012.

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