Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 12 ottobre 2012

Da AVAAZ, nota ORGANIZZAZIONE CRIMINALE di disinformazione: Il Parlamento Europeo sta chiedendo un ATTO DI GUERRA contro la Russia

LA GUERRA MEDIATICA CONTRO LA RUSSIA PRELUDIO DI QUELLA MILITARE?
Gli elementi ci sono tutti, primo motivo è  il sostegno della Russia alla Siria contro la guerra di aggressione terroristica per procura avviata dalla NATO.
Riceviamo una mail da AVAAZ noto gruppo di aggregazione   che promuove petizioni gratuite quanto inutili  e creato dal potere guerrafondaio atlantico.
Ci scusiamo con i lettori per la foto laida. 

Sotto al termine dell’articolo sono segnalati in grassetto i giornali che con i loro articoli di fatto sostengono le Pussy, citati da   Avaaz.
Vi si legge: 543,336 hanno firmato. Aiutaci ad arrivare a 750,000   Pubblicato il: 22 Agosto 2012
Dopo essere stata condannata a due anni di prigione per aver cantato in una chiesa una canzone che criticava il presidente Putin, (????!!) una delle Pussy Riot si è rivolta alla corte e al processo show che l’ha vista coinvolta ha dichiarato
“Nonostante il fatto che siamo fisicamente qui, siamo più libere di tutti coloro che siedono di fronte a noi … Possiamo dire tutto quello che vogliamo …”
Continua Avaaz:  La Russia sta inesorabilmente scivolando in una nuova autocrazia:  un giro di vite sulle proteste pubbliche, elezioni presumibilmente truccate, intimidazioni ai media, divieto alle manifestazioni per i diritti degli omosessuali per i prossimi 100 anni, e addirittura violenze fisiche verso voci critiche come il campione di scacchi Garry Kasparov.  Ma molti cittadini russi continuano a voler disubbidire, e il coraggio eloquente delle Pussy Riot ha galvanizzato la solidarietà verso la Russia nel mondo.  Ora è l’Europa la nostra maggiore possibilità di provare a Putin che c’e’ un prezzo da pagare per questa repressione.
Il Parlamento Europeo sta chiedendo un congelamento dei beni e uno stop alla libertà di movimento per il potente gruppo di elite attorno a Putin, accusato di molteplici criminiLa nostra comunità è diffusa in ogni angolo del mondo:  se spingiamo gli europei ad agire, non solo ciò colpirà duramente la cerchia ristretta attorno a Putin, in quanto molte banche hanno la loro sede in Europa, ma contrasterà allo stesso tempo la sua propaganda anti-occidentale, mostrandogli che il mondo intero vuole farsi avanti per una Russia libera.  

Clicca sotto per sostenere le sanzioni e dillo a tutti.  

Il congelamento dei beni di una nazione e o dei suoi politici è considerato dalle convenzioni internazionali come atto di guerra. ndr

Alla Presidenza dell’Unione Europea, e ai Presidenti della Commissione Europea e del Parlamento Europeo:

 Firma ora la petizione e condividila con tutti:
 http://www.avaaz.org/it/free_pussy_riot_free_russia_a/?bmIMJbb&v=17297

Quello che succede in Russia ha un impatto su tutti noi.  La Russia ha bloccato la comunità internazionale in Siria e su altri fronti internazionali urgenti.  L’autocrazia russa minaccia il mondo che noi tutti vogliamo,indipendentemente dal luogo in cui ci troviamo.
Il popolo russo affronta una seria minaccia, ma sappiamo che i movimenti dal basso sono la cura migliore contro la corruzione (rivoluzione colorata o colpo di stato ndr) e contro i governi autoritari:  la solidarietà internazionale può aiutare a mantenere viva la fiamma di questi movimenti.  Uniamoci ora per mostrare a Putin che il mondo ha gli occhi puntati su di lui e continuiamo a fare pressione per il cambiamento finchè la Russia non sarà libera.
Con speranza, Luis, David, Alice, Ricken, Lisa, Vilde, e il team di Avaaz P.S.: Avaaz ha lanciato il sito delle Petizioni della Comunità, una nuova incredibile piattaforma con cui puoi creare rapidamente e con facilità una campagna su qualsiasi tema che ti stia davvero a cuore.

Fai partire la tua petizione cliccando qui:
http://www.avaaz.org/it/petition/start_a_petition/?do.ps.priot

Ulteriori informazioni: Pussy Riot, colpevoli di “teppismo religioso”, condannate a due anni di carcere (Corriere della Sera): http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_17/pussy-riot-oggi-sentenza_e91cf5ea-e83e-11e1-a0d6-4062e922f4c6.shtml Pussy Riot,

Usa e Ue contro Mosca “Una sentenza sproporzionata” (La Repubblica) http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/17/news/pussy_riot_condannate_a_due_anni_gli_usa_sentenza_sproporzionata-41094094/  

Russia, la mano di Putin sui media (Lettera 43)
http://www.lettera43.it/politica/russia-la-mano-di-putin-sui-media_4367559375.htm

Elezioni in Russia: tra denunce di brogli e proteste Putin incoronato nuovamente ‘zar’ (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/04/elezioni-russia-denunce-brogli-proteste-sondaggi-premiano-ancora-putin/195437/

Caso Magnitsky: a tre anni dalla morte dell’avvocato torturato in carcere richieste sanzioni economiche contro Mosca (Panorama) http://mondo.panorama.it/caso-magnitsky-anche-l-osce-contro-zar-putin,
il gruppo Pussy Riot (che si traduce in fighe riottose o rivoltose) in una loro manifestazione di dissenso. all’interno di un museo russo.
Ricordiamo che il gruppo Pussy Riot, che ha per emblema il pugno chiuso, fa parte dell’organizzazione OPTOR finanziata da George Soros e promuove i colpi di stato in nazioni non omologate al potere atlantico. ndr

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