Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 26 ottobre 2012

La Russia bandisce il grano NK603 della Monsanto

Mentre nella UE i potenti difendono i veleni che fanno ammalare i cittadini e impongono l'OGM a tutti, tra cui varietà che sono risultate dannose, la Russia mette al bando una varietà di grano della Monsanto:

grano NK603Un comitato di controllo governativo russo ha richiesto la sospensione di un grano sviluppato dalla Monsanto dopo che uno studio francese controverso, pubblicato la scorsa settimana, ha detto che le cavie che hanno ingerito il grano, hanno sviluppato tumori e sono morte prematuramente.
L'ente russo, Rospotrebnadzor, il braccio dei diritti dei consumatori del Ministro della Salute Russa, ha detto che agli scienziati del governo è stato chiesto di controllare lo studio.  
Nel mentre le importazioni del grano, noto come NK603, saranno vietate.
La scorsa settimana, le autorità francesi hanno chiamato dei regolatori per continuare l'investigazione sullo studio, portato avanti dai ricercatori della University of Caen, in Normandia.  L'European Food Safety Authority ha detto che recensirà la ricerca.
In una risposta email, Tom Helscher, un portavoce della Monsanto, martedì ha scritto:  “Non crediamo che le scoperte della recente ricerca francese presentino informazioni da giustificare un cambiamento del determinare la sicurezza del NK603 o il suo stato di approvazione per le importazioni.  La sicurezza del NK603 è ben stabilita poiché rispecchia le rispettive valutazioni di sicurezza poste dalle autorità regolatrici nel mondo”.
Lo studio, rilasciato mercoledì scorso, ha analizzato 200 ratti in oltre 2 anni di tempo.  Ad alcuni gruppo è stato dato il grano OGM, ad altri del grano prodotto con l'erbicida Monsanto, il Roundup e ad altri è stato dato il Roundup nella loro acqua.  Lo studio ha trovato che i ratti in questi gruppi hanno sviluppato danno agli organi e tumori e sono morti più in fretta di quelli che non sono stati trattati con il grano o l'erbicida.
Lo studio immediatamente ha diffuso controversie con l'industria biotecnologica, gli scienziati e le organizzazioni di ricerca che hanno messo in discussione lo scopo del lavoro e le metodologie (ma che sorpresa, come mai? ndt).  Molti scienziati hanno fatto rilevare che il tipo di ratti usato nello studio erano già altamente suscettibili di tumore.
Molti ricercatori hanno sottolineato che l'autore ha chiesto ai compilatori che firmassero un documento in cui si dice che non avrebbero consultato esperti esterni prima della pubblicazione dello studio: un segno, dicono i critici, che gli autori non si sentivano in grado di sostenere una indagine esterna 
(e non si può nemmeno ridere su questa vicenda... ndt)
I sostenitori del lavoro, tuttavia, hanno fatto rilevare che è stato lo studio concernente ratti che ha riguardato un lungo periodo di loro nutrizione, molto oltre la durata di 90 giorni (avete letto bene! ndt) quel che viene prodotto per ottenere l'approvazione del mercato, in cui vengono usati gli stessi tipi di ratti.  Hanno anche fatto rilevare che i ratti trattati, nonostante del tipo propenso al tumore usato nello studio, hanno sviluppato tumori ad alto tasso rispetto ai ratti non trattati.
(...)  I termini, spiegati da Andrew Kimbrell del gruppo di difesa, The Center for Food Safety, si sono basati su “il legittimo e serio timore della Monsanto, negli anni, che cerca di sopprimere la scienza che è contraria agli interessi delle corporazioni”.  L'azienda, ha aggiunto Kimbrell, “avrebbe fatto un enorme lavoro di PR preventivo, prima della pubblicazione”.
Fonte originale: stltoday.com / Traduzione a cura di: Cristina Bassi / 
Fonte: saluteolistica.blogspot.it - tratto da ecplanet.com

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