Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 14 ottobre 2012

SICILIA: SEQUESTRATO DISPOSITIVO DI GUERRA USA

 di Gianni Lannes

Una buona notizia dalla Sicilia. Ieri, 6 ottobre 2012 dopo anni di proteste pacifiche da parte del comitato popolare “NO MUOS”, è stato finalmente sequestrato dalla magistratura “per violazioni delle leggi sull’ambiente”, il pericoloso impianto nordamericano di guerra ambientale.

La stazione “Mobile user objective sistem” (Muos) è in realtà un sistema di antenne ad altissima frequenza, "pericoloso per la salute umana e per l’ambiente", attestano addirittura le rilevazioni della Difesa a stelle e strisce, tant'è che il dispositivo di guerra destinato a Sigonella è stato trasferito appunto nell'agro di Niscemi. Muos è il terminale in terra italiana del famigerato H.A.A.R.P., in grado di provocare terremoti e sconvolgimenti climatici a piacimento.
 
Il territorio in cui è situato - «Sughereta di Niscemi» - è una riserva naturale a inedificabilità assoluta, addirittura un sito di interesse comunitario, un'area naturalistica sensibile.
 
Dopo sacrosante proteste, ieri, il Giudice per le indagini preliminari ha avviato il procedimento di sequestro, poco prima dell’ennesima manifestazione, alla quale hanno partecipato in più di 5000 tra cittadine e cittadini siciliani e non, con il supporto dei ragazzi del comitato “No Dal Molin” di Vicenza.

I manifestanti si ritengono soddisfatti a metà, poiché chiedono a Stato e Regione la revoca di tutte le autorizzazioni finora rilasciate. E aggiungo: il ripristino immediato dello stato dei luoghi, come stabilisce la legge italiana.

L’esecuzione del sequestro preventivo è stata affidata a carabinieri ed agenti della polizia municipale presso la Procura di Caltagirone, con l’ausilio dei carabinieri della compagnia di Sigonella e degli avieri del 41/o Stormo. Comunque, non c’è troppo da gioire.  
 
L'ambasciatore Usa ha già chiamato il premier abusivo italiota per aggiustare la cosa. Insomma, ora ci mette una mano il golpista Monti Mario e l’azione giudiziaria sarà come sempre vanificata.
 
Ad onor di cronaca, lo Zio Sam - in affari con Cosa Nostra dallo sbarco in Sicilia nel 1943 - ha raso al suolo un bosco di alberi rari ed in ottimo stato vegetativo. In base agli accordi segreti tra USA ed Italia, non ci saranno comunque conseguenze né civili né penali. Anche la Giustizia nel Belpaese ha le mani legate dalle clausole segrete dell’armistizio firmato a Cassibile e dal BIA. E i pur volenterosi magistrati italiani andranno a sbattere contro il solito muro di gomma, invalicabile.

Chiedete al mafioso Giulio Andreotti ed al guerrafondaio Massimo D’Alema

Chi assoggetta l’Italia (gli Stati Uniti d’America) controlla il Mediterraneo. 

Allora occorre una lezione esemplare: ne castighi uno (il gendarme zio Sam) e ne educhi cento.  
I militari USA bisogna cacciarli con le buone o con le cattive e smantellare tutte le basi Nato (peraltro inquinate ed inquinanti) in Italia, in ossequio all'articolo 11 della Costituzione repubblicana ed antifascista

Non esistono altre soluzioni: se il popolo italiano desidera liberarsi dalle catene di questa servitù imperialista. 

Per conquistare libertà, autonomia e indipendenza non ci sono scorciatoie. 

Se il presidente della Repubblica italiana esegue docilmente le istruzioni impartite dal segretario generale della Nato di cosa vogliamo blaterare sul web e nella realtà? 

Non basta assicurarsi mezza vittoria in una battaglia, ma bisogna vincere la guerra in atto sotto mentite spoglie. 

Dal nostro Paese, l'Italia, non deve partire più alcuna guerra.  

Yankee go home: non tanto per attaccare un nemico ma per liberare la nostra patria. 


7.10.12


Nessun commento:

Posta un commento