Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 15 ottobre 2012

Cos'è il Trusted Computing ? La "fiducia" in un Chip


A partire dal 2010/2011 i computer , e man mano tutti gli altri dispositivi, autoregolano le proprie capacità secondo la regola del Trusted Computing

1 commento:

  1. Aggiungo er commento di "angelodellamore" .. ch'è stato bannato da Google (.. con il suo Nick ed il suo nuovo Blog ..) un mio Grande Amico .. con il quale siamo usciti insieme da vodafogne dopo averla denunciata all'Agcom per violazione e furto dati .. e de più .. .. ..

    basta togliere la corrente o la connessione e il chip se attacca al tram ;) eheh io so per la fantasia la manualità il chip schiavizza se usato nel modo sbagliato e un potere forte non lo usa certo nel modo giusto il perchè ? siamo in crisi energetica le risorse combustibili stanno per esaurirsi nelle sacche naturali l'energia rinnovabile dicono troppo poca e troppo costosa allora se andasse via la corrente ad esempio non si potrebbero effettuare transazioni con moneta elettronica con carta di credito o bancomat stesso discorso per chip nelle carte d'identità o patenti i chip in parole povere sono schiavi dell'elettricità mentre tutto ciò che non è elettronico non dipende da nulla se non dalla volontà degli individui ;)

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